Le opportunità per prodotti vegani e cruelty free
Il 1° maggio 2021 sono stati aboliti i test obbligatori sugli animali per i cosmetici ordinari importati verso la Cina, in base alla nota della National Medical Products Administration cinese.
La decisione modifica una legge del 2012, secondo cui i cosmetici venduti in Cina attraverso canali offline dovevano obbligatoriamente essere testati sugli animali.
La regolamentazione non era però applicata ai cosmetici venduti tramite e-commerce e app cinesi in modalità cross-border. Da qui la scelta di molte aziende della cosmesi impegnate in produzioni cruelty-free di percorrere esclusivamente la via del digitale, non solo per un primo approccio al mercato ma anche per la prosecuzione del business in Cina.
La nuova normativa 2021 modifica il panorama per questo tipo di aziende che desiderano esportare in Cina: vediamo come.
Quali cosmetici potranno essere esentati dai test su animali?
Con la nuova misura legislativa si possono esentare dai test su animali i cosmetici ordinari quali:
- trucchi
- smalti
- detergenti
- profumi
- dentifrici
La legge non si applica ai cosmetici speciali, prodotti che dovrebbero generare un cambiamento nel soggetto che li usa (ad esempio tinte per capelli, creme sbiancanti, anti age, anti acne e molti altri). In questo caso, i test di valutazione effettuati prima dell’immissione sul mercato offline rimangono obbligatori.
Date le forti pressioni dei gruppi animalisti e la volontà di apertura dimostrata dalle autorità cinesi, si ambisce all’esenzione dai test pre-market su animali anche per i cosmetici importati speciali, per cui una serie di certificazioni potrà andare a sostituire questi test.
Come evitare i test sugli animali?
Con il nuovo regolamento, le aziende straniere che vogliono vendere cosmetici ordinari sul mercato cinese offline senza condurre test pre-market sugli animali devono soddisfare due condizioni specifiche:
- ottenere la certificazione GMP (Good Manufacturing Practices) che fornisce le condizioni necessarie a garantire la conformità del processo produttivo;
- presentare un Safety Assessment dell’azienda che possa garantire la sicurezza dei prodotti
Quale target per la cosmesi in Cina?
Il mercato cinese della cosmesi è il secondo al mondo dopo gli Stati Uniti. Nel 2019 ha raggiunto un valore totale di 425 miliardi di yuan (circa 55 miliardi di euro). obbligatori.
Chi nutre questo mercato? Chi sono i consumatori di cosmesi in Cina? Alcuni dati:
- 25-35: la fascia di età che rappresenta più del 75% dei consumatori di cosmesi cinesi
- 70% percentuali consumatrici cinesi donne per il beauty
- +31% crescita annua vendite prodotti di bellezza maschile vs 29% cosmesi femminile, un trend in forte aumento in Cina
Come acquistano questi consumatori?
Per i millennials e i consumatori più digitalizzati prevale l’acquisto in e-commerce su app cinesi. Per il resto del pubblico persistono acquisti in grandi centri commerciali e nei negozi specializzati, dove i prodotti possono essere provati.
Come raggiungere i consumatori cinesi?
Che sia in modalità online oppure offline grazie alle nuove regolamentazioni, vendere in Cina significa innanzitutto farsi conoscere e guadagnare visibilità. Un percorso di analisi, comunicazione e marketing in cui solo un’expertise specifica sul mercato cinese può produrre risultati efficaci.
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Aggiornamento: questo articolo è stato rivisto il 7/07/2022