Digitale e cooperazione tra le aziende produttrici come strategie vincenti per conquistare il mercato cinese
Il mercato cinese rappresenta senz’altro un’opportunità di valore per le eccellenze del Made in Italy per tutti i settori merceologici.
Per un focus sul mercato del vino in Cina, Italian Italian Lifestyle ha avuto l’opportunità di confrontarsi con il Dott. Francesco Domini, direttore commerciale presso Genagricola S.p.A., azienda che opera da quasi tre decenni sul mercato cinese.
Genagricola S.p.A. è la holding agroalimentare di Generali Italia S.p.A. . L’azienda commercializza circa 4 milioni di bottiglie di vino ogni anno con un fatturato superiore a 50 milioni di Euro.
Sul mercato cinese, la divisione vitivinicola di Genagricola è attiva attraverso una joint-venture con Sinodrink, il più grande importatore di etichette Made in Italy in Cina. Inoltre Genagricola ha partecipato al CIIE 2020 (LINK NEWS CIIE), proponendo ai compratori circa 100 vini pregiati ancora assenti sul mercato cinese.
Nonostante aziende come Genagricola S.p.A. dimostrino di avere successo nell’esportare in Cina, ciò non è ancora sufficiente perché il vino italiano sia adeguatamente recepito dal mercato.
L’Italia si colloca infatti dopo Australia, Francia e Cile, quarta in termini di volumi di vendita di vino in Cina, con una quota piuttosto modesta pari al 6.8%.
Con l’ausilio del Dott. Domini cercheremo di capire i motivi del posizionamento inadeguato del vino italiano in Cina.
La vostra presenza al China International Import Expo (CIIE) 2020 ha avuto certamente una particolare rilevanza, poiché è avvenuta al termine di un anno travagliato per l’economia globale. Quanto è importante essere presenti sul mercato cinese in un momento di depressione economica globale?
Essere presenti sul mercato cinese (ed in generale in tutto il Far East) è determinante in momenti così delicati come il periodo pandemico. Inoltre, i paesi asiatici sembravano esser già parzialmente usciti dallo stato di emergenza e avrebbero potuto costituire una leva fondamentale per la ripresa del business per le aziende italiane del vino.
Consiglierebbe alle PMI italiane un ingresso in Cina, attraverso il digitale, per diversificare l’export oltre ai mercati tradizionali?
Certamente, un suggerimento per le aziende, in special modo le PMI è di porre attenzione al mercato cinese, avvalendosi anche di strumenti che il digitale può offrire.
Considerate le vaste opportunità offerte da questo mercato e l’expertise dei nostri viticoltori, quali sono gli elementi che ostacolano l’Italia, ponendola dietro ad Australia, Francia e Cile in termini di valore di esportazioni vinicole verso la Cina?
Vi sono diversi fattori che hanno causato rallentamenti nell’affermazione dei vini italiani in Cina, tra cui:
- le dimensioni delle singole aziende, spesso troppo piccole;
- la difficoltà di fare sistema per promuovere la conoscenza del brand “Italia”;
- la scarsa conoscenza dei nostri vitigni da parte del mercato cinese.
Quali sono le potenzialità dell’e-commerce cross border, a suo parere, per il settore wine?
Il canale online rappresenta certamente un settore destinato a svilupparsi in modo consistente (a livello globale e non solo in Cina). È quindi essenziale per le aziende del settore vino focalizzare l’attenzione sull’ e-commerce, cercando di identificare i partner, che già da subito possono consentire di aumentare la distribuzione attraverso questo strumento.
Come si può ottenere il massimo vantaggio dall’universo digitale cinese?
Attraverso forme di collaborazione e sinergia tra piccole aziende, la vera forza del settore. Insieme, sarebbe più semplice affrontare con forza e con le giuste risorse questo canale.
Per concludere, a proposito del digitale quali sono le sue valutazioni in merito alla festività del 11.11? Quali strategie avete implementato per questa occasione, insieme al vostro partner cinese Sinodrink?
Date le circostanze nel 2020, abbiamo realizzato con il nostro partner Sinodrink una programmazione più di carattere generale con iniziative omogenee tra i diversi canali (online, horeca, ecc.).
Con attenzione ai vantaggi dati dall’associazione tra imprese e al posizionamento strategico del sistema – Paese sul mercato, Italian Lifestyle offre consulenza strategica e supporto operativo per le aziende italiane che desiderano vendere vino in Cina.
Aggiornamento: questo articolo è stato rivisto il 09/08/2022